
20 Ott Perché lavorare sul processo trasformativo del coach oltre che del cliente?
In tutte le relazioni, ognuno di noi porta il proprio bagaglio fatto di esperienze, convinzioni, valori, stranezze, apprendimenti e la storia della propria vita in generale. Quando si parla di “chimica” nella relazione, sia essa tra colleghi o amici, così come tra il coach e il cliente, stiamo verificando come funziona l’interazione dei rispettivi bagagli.
Il bagaglio infatti esiste per tutti noi ed è al lavoro nello spazio relazionale a tutti i livelli del coaching. Ha un’influenza enorme, spesso inconsapevole, sul nostro modo di agire, e modella il nostro coaching e la modalità di interazione con i clienti.
Come coach dobbiamo lavorare su noi stessi per sviluppare consapevolezza riguardo al nostro bagaglio e utilizzarne l’immagine per aiutare i nostri clienti a capire che tipo di bagaglio portino e cosa vogliano lasciar andare, una volta che ne siano consapevoli. A volte quel bagaglio è pesante e lasciarlo andare può creare nuova energia e permettere ai clienti di vedere le cose con occhi nuovi.
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